obuv-1Archiviato un 2017 premiante per le esportazioni italiani in CSI, con +23% nei volumi e +15,3% nei valori, l’export italiano ad apertura di 2018 è tornato di segno negativo, registrando flessioni nei valori e nei quantitativi (rispettivamente -6% e -6,8), con punte del -9,1% in valore e -12,5% quantità in Russia.
L’auspicato recupero delle quote perse negli anni di crisi si è interrotto, tuttavia i mercati dell’area russa continuano ad essere importanti per le firme italiane che si trovano però ad operare all’interno di contesti più sfidanti. Ecco che l’appuntamento moscovita diventa lo strumento essenziale per intercettare le opportunità di business obuv-3nell’area. “La Russia è ormai un mercato maturo, in cui la svalutazione cronica del rublo, la crisi politica con la UE ed il rinnovo delle sanzioni hanno determinato un cambio

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Arturo Venanzi

nella domanda dei beni moda, calzature in particolare. – commenta Arturo Venanzi, vice presidente Assocalzaturifici responsabile del Laboratorio Russia e CSI – Nel frattempo è cambiato anche il retail: la crisi ha comportato una riorganizzazione dei punti vendita ed è cambiato anche l’atteggiamento del consumatore, che oggi predilige una scarpa più informale e più economica rispetto al passato, una fascia di mercato in cui la concorrenza è globale. A parte le griffe che detengono il loro potere, le altre aziende soffrono il cambiamento di tendenza. La torta si è ridotta per tutti e il mercato presenta un trend simile a quello di altri mercati maturi, in Europa e in Nord America. Obuv, che Assocalzaturifici organizza assieme a Bologna Fiere e con la collaborazione di Ice Agenzia, è un ottimo supporto per operare in questo scenario complesso e particolarmente sfidante, e per incontrare buyer e distribuzione di ogni regione del paese”.