Vittorio Virgili aveva iniziato negli anni 60, giovanissimo, producendo calzature da bambino che iniziò a vendere nel circondario di Sant’Elpidio a Mare. Era il 1964 e il Calzaturificio Giuliana –questo il nome dell’azienda – iniziò così l’avventura che avrebbe portato Vittorio a eccellere in un’arte –saper fare le scarpe – che lo avrebbe reso protagonista in molte parti del mondo: dalla Germania a Hong Kong , dagli USA alla Russia. In breve l’azienda si ingrandisce e cambia nome, diventando prima Sir Hamilton per realizzare calzature da uomo e poi –nel 1981 – Vittorio Virgili, che dal 2002 inizia anche a produrre calzature da donna. Al marchio Vittorio Virgili si uniscono le licenze di Sartore e Iceberg, che danno ulteriore fascino alle collezioni proposte e contribuiscono a sviluppare ulteriormente l’azienda. Vittorio, intanto, si occupa attivamente anche dell’associazione di categoria (prima ANCI e poi Assocalzaturifici), sia a livello locale che nazionale, diventandone infine Presidente Onorario. Ma la sua vita rimane comunque l’azienda nella quale è stato sempre considerato un “padre di famiglia”, anche dagli operai, con i quali è sempre riuscito a mantenere un rapporto di fiducia e di stima. Perché per Vittorio Virgili lavoro significava capacità, costanza, caparbietà, ma soprattutto umanità e onestà.