Stando allo studio presentato lo scorso 7 giugno a Milano, la crescita del settore calzatura, pelletteria e accessori di lusso nel 2018 si allienea perfettamente a quella dell’intero settore dei beni di lusso personali, che dovrebbe attestarsi attorno al +6-8% , a quota 281 miliardi di euro. Una performance migliore di quella registrata nel 2017, chiuso con un +5% a quota 262. E per il futuro, l’aspettativa di una crescita media del 4-5% annua, porterà il settore a raggiungere un valore di 390 miliardi di euro.
altagammaTra tutti i mercati di destinazione dei beni di lusso personali, quello che è destinato ad assumere un peso crescente è la Cina, unico mercato con una crescita prevista a doppia cifra tra il +20-22% nel 2018, performance che porterebbe la sua quota dall’8 al 10% del mercato globale. Un peso rilevante, che lo diventa ancora di più quando si consideri l’importanza dello shopping turistico compiuto di cinesi fuori dai confini nazionali.altagamma-1
L’annuncio che dal prossimo 1 luglio la Cina dimezzerà i dazi su molti prodotti d’importazione, tra cui abbigliamento, accessori e complementi d’arredo potrebbe far lievitare ulteriormente la quota cinese del lusso. Il differenziale di costo tra un bene acquistato in patria e all’estero dovrebbe ridursi sensibilmente (dall’attuale +75% al +20%), riportando in Mainland China una gran parte degli acquisti animati dai turisti cinesi nelle capitali dello shopping di lusso: una variabile che potrebbe ulteriormente far ritoccare verso l’alto l’aspettativa di crescita del mercato cinese del lusso.
Anche in tutta l’area asiatica gli acquisti di beni di lusso sono attesi in crescita nel 2018 tra il 9-11%, con qualche distinguo: se per Macao e Hong Kong si attende il segno +, per la Corea si prevede un rallentamento a causa delle tensioni politiche. Il Giappone invece dovrebbe assestarsi tra il +6-8%.

three women at the shop window
three women at the shop window

E in Occidente? La crescita è decisamente contenuta: in Europa tra il +2-4%, a causa dell’euro forte che penalizzerà gli acquisti dei turisti e del rallentamento di Gran Bretagna e Germania. Anche gli Usa sperimenteranno una crescita contenuta tra il +3-5% e sostenuta dal turismo europeo e asiatico.
Altro driver della crescita, secondo lo studio di Altagamma Bain & Company, saranno i Millennials, responsabili anche dell’accelerazione delle vendite on line e del social media shopping.
Ultima considerazione evidenziata dallo studio è l’importanza dell’Italia come hub del lusso: non solo perchè è nello stivale che si fa la maggior parte degli acquisti dei turisti extra UE. Ma anche per il fatto che in Italia si producono tra l’80% e il 90% dei prodotti di lusso globali, tra quelli made in Italy e quelli prodotti in conto terzi per aziende francesi, britanniche e americane.