Molte nuove aperture in Oriente per uno dei marchi italiani più prestigiosi che punta da sempre moltissimo sull’internazionalizzazione sia attraverso l’apertura di monomarca che l’e-commerce.

Loriblu, azienda leader nella produzione di calzature di lusso il cui export copre l’80% del fatturato totale, prosegue la sua politica di internazionalizzazione ed incrementa la propria presenza in medio ed estremo oriente.

Il brand guidato da Annarita Pilotti e Graziano Cuccù, ha chiuso il primo semestre 2015 a 20 milioni di euro, stabile rispetto al 2014, soprattutto grazie al fatto che incarna il pregio di una manifattura al 100% Made in Italy, l’attenzione costante alla più alta qualità dei materiali, la ricerca dell’accessorio più esclusivo.

Annarita Pilotti, quali ritiene siano le caratteristiche che oggi un calzaturificio italiano deve possedere per non soccombere sotto i colpi della crisi?

«Non credo esista una ricetta ideale per poter avere sempre successo… di certo oggi è fondamentale spingere sull’internazionalizzazione e la promozione del brand e dei prodotti sui mercati globali. oltre l’80% delle calzature prodotte oggi In italia vengono esportate e molte aziende italiane hanno saputo resistere alla crisi proprio grazie all’export, adottando delle strategie di riposizionamento o delle vere e proprie riorganizzazioni. oggi la qualità da sola non basta più, è necessario sostenere il proprio marchio con politiche di investimento a tutto tondo. Il Made in Italy è la nostra maggiore ricchezza, sfruttare questo valore è indispensabile».

Loriblu è da molti anni un marchio ben posizionato in Russia. Come interpreta la situazione di quel mercato e quali prospettive si aprono?

«Indubbiamente a causa delle sanzioni economiche alla Russia e dei problemi valutari, gli ultimi anni sono stati molto duri, e tuttora la situazione non è di certo agevole. noi crediamo nella possibilità di un recupero, tanto da aver aperto recentemente altri due negozi in Russia. Continuiamo ad essere presenti fortemente in questo mercato, garantendo ai nostri clienti ed ai nostri partner un alto livello di servizio. Anche come presidente di Assocalzaturifici, ho sollecitato le istituzioni nazionali ed europee ad una apertura di dialogo con le autorità russe, affinché si possa giungere ad un accordo condiviso che modifichi il sistema di sanzioni. La Russia è per l’Italia il secondo paese di esportazione e questa situazione sta mettendo in ginocchio l’intero settore».

La Cina è la vostra frontiera più calda in questo momento?

«Siamo presenti già da tempo in Cina, e nelle ultime stagioni abbiamo incrementato il volume d’affari in questo paese. abbiamo aperto il primo negozio a Pechino (Shin Kong Place), e posto una base diretta attraverso un nostro showroom a Shanghai, uno spazio di circa 100 metri quadrati nel Putuo District. Inoltre stiamo incrementando gli investimenti sui nuovi media e sull’e-commerce».

Di quale conquista aziendale degli ultimi anni va più orgogliosa?

«Certamente della crescita nazionale ed internazionale che il nostro brand ha avuto negli ultimi anni. Oggi la nostra azienda è un’autorevole testimone nel mondo del Made in Italy e Loriblu è un marchio riconosciuto in tanti paesi. abbiamo clienti e boutique monomarca in Inghilterra, Francia, Spagna, Stati Uniti, Cina, Russia, Medio Oriente, le nostre boutique hanno sede nelle principali capitali e città della moda come Roma, Milano, Parigi, Londra, Mosca, Dubai, Shanghai, Pechino».

Il canale dell’e-commerce come procede rispetto alla distribuzione tradizionale?

«Siamo stati fra i primi ad investire nell’e-commerce. Infatti abbiamo inaugurato la nostra boutique online nel 2009, oltre sei anni fa. Oggi abbiamo clienti che acquistano i nostri prodotti da tutto il mondo, con numeri sempre crescenti. Anche tante spose scelgono di acquistare le nostre scarpe online, segno di una fiducia nella nostra azienda che ci rende molto felici».

Quali i motivi di ispirazione della nuova collezione?

«Un caleidoscopio di colori è alla base di molteplici temi che spaziano dal moderno all’antico, dalla geometria all’art nouveau, dal romanticismo al rock. la Mesopotamia ed i suoi colori caldi ispirano i sandali e le decolletée, mentre la linea fluo è un salto verso i colori del nuovo millennio, il Black &amp, Gold si esprime nella linea più rock: tacchi alti, zeppe, sandali open toe che sono un tuffo nelle atmosfere della Swinging London, etnico è bello quando le grandi pietre delle forme più varie vengono incastonate e cucite a mano nelle calzature in pitone stampato, non può mancare il tema navy: bianco rosso e blu su sandali, decolletée e scarpe sportive, per un evergreen mai banale. c’è posto anche per i modelli più easy e sportivi dai morbidi e comodi fondi (leggerissimi)».

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