scarpa-giusta-2Un sondaggio condotto da Blitzresults.com in Uk rileva che il 65% dei bambini calza una scarpa della misura sbagliata. Si tratta di un problema diffuso in tutto il mondo: spesso è difficile scegliere la scarpa della misura esatta per i più piccini, e si finisce per acquistarne una troppo corta o troppo lunga, stretta o, ancora, senza lo spazio necessario per assecondare la crescita del piede.
Come uscirne? Metodi come appoggiare la suola al piede del scarpa-giusta-3bambino, misurare la lunghezza della scarpa schiacciando il pollice sulla punta sono del tutto sconsigliabili, anche se poi nella pratica sono i più comunemente utilizzati. Inutile anche fidarsi del parere dei bambini: in parte perchè la loro percezione del dolore è minore rispetto a quella degli adulti, in parte perchè tendono scegliere la scarpa con lo stile preferito, più di quella che garantisce la calzata confortevole.
Ma qual è allora il metodo più corretto per stabilire la scarpa giusta? Siamo andati negli store di tre noti brand della calzatura da bambino per scoprire “sul campo” come affrontano il fitting.

Primigi

scarpa-giusta-primigi-2Il Primigi store nella vivace zona commerciale di corso San Gottardo, uno dei 380 della rete franchising Primigi diffusa sul territorio nazionale, ha da poco trovato una nuova location che gli ha permesso di allargare gli spazi espositivi per presentare la sua proposta total look con le collezioni di scarpe e abbigliamento del marchio in un ambiente più arioso e accogliente.
Ma come si svolge l’assistenza alla vendita delle calzature? “Primigi mette a disposizione del franchisee il manuale “Guida ai primi passi” di Primigi che dedica alla vendita assistita un intero capitolo, che gli spiega come offrire ai clienti un prodotto di qualità, ma anche giusto e della giusta taglia. – spiega Maria Teresa Belluscio (a dx nella fotografia), assistente alla vendita dello store – Le tecniche consigliate per la misurazione sono due: la prima consiste nell’aprire bene la scarpina e spingere il piedino fino alla punta osservando scarpa-giusta-primigi-maria-teresa-belluscio-e-grazia-feluciquanto avanza il tallone: se lascia uno spazio di un centimetro, un centimetro e mezzo, allora la misura è corretta, asseconda sia il movimento che la crescita del piede. L’altra tecnica è la misurazione sul plantare, facile perché tutte le scarpine Primigi hanno un plantare anatomico, e costituisce una garanzia aggiuntiva per i genitori o i nonni… Ma non basta questo: bisogna anche considerare le caratteristiche del piedino: se ha il collo del piede alto o basso, se ha un piede cicciotto o magro… qui la conoscenza dei modelli Primigi, delle diverse costruzioni, dei materiali acquisita sia attraverso la formazione predisposta da Primigi al personale del punto vendita, sia con l’esperienza sul campo, fanno la differenza …”. C’è poi il lato umano, sia i bambini che i genitori hanno i loro gusti e non sempre coincidono con ciò che è meglio per il piede del bambino: “I bambini dai tre anni in su hanno in effetti il loro gusto mirato, soprattutto le bimbe che fanno attenzione allo stile della scarpina, al colore, ai dettagli… il maschietto un po’ meno… con loro basta creare un po’ di empatia, accompagnarli alla scelta scarpa-giusta-primigi-4del modello giusto, assecondando dove possibile il loro stile preferito. – aggiunge Grazia Felici (a sx nella fotografia), seconda assistente di vendita dello store – Al di sotto dei tre anni è la mamma che sceglie e di solito lo fa in base al confort e alla prospettiva di durata della scarpa: è una aspettativa comprensibile, ma spesso porta a degli errori. Un esempio è capitato l’altro giorno: una mamma che esigeva di comperare una scarpina in pelle per la figlia con la pretesa che durasse tutta l’estate, senza considerare che con l’arrivo del caldo il piede si surriscalda… Noi cerchiamo di arrivare ad un compromesso, di spiegare perchè un modello è preferibile e perchè no, poi lasciamo la scelta al genitore. Comunque Primigi ci aiuta a fare il nostro lavoro: tutte hanno una costruzione anatomica e che garantisce il corretto sviluppo del piede. Poi, la scarpetta con lo strappo ci permette, allargando o stringendo, di aggiustare il modello sul piede… la scarpina con “il ragnetto”, al posto del sandalo aperto, permette ai più piccini di evitare che esca il piede durante il gioco… le scarpine più alte dietro la caviglia, salvaguardano il piede sia che questo venga inavvertitamente appoggiato male, sia quando si salta… sono gli escamotage studiati da chi sa fare bene le scarpe come Primigi”.

Naturino

scarpa-giusta-naturinoA pochi passi da via Montenapoleone e corso Vittorio Emanuele, lo storico punto vendita Naturino di via Durini 4 è un punto di riferimento per la clientela che fa shopping in centro. La scelta dei modelli si effettua nella prima sala, dove è esposta la collezione del marchio, mentre nella più riservata saletta adiacente, ogni prova inizia dalla misurazione del piede: “Abbiamo un apposito misuratore graduato che, tenendo fermo il tallone e facendo scorrere un cursore, ci permette di prendere la corretta misura del piede. – ci spiega Angela Ferrero, responsabile dello store – Il misuratore però dà la misura, non ci dice qual è il modello giusto per quel tipo di piede: qui entra in gioco l’esperienza e la formazione del personale di vendita. Osservando se la pianta è più larga o più stretta, se il collo è alto o basso… proponiamo la scarpa migliore per quel tipo di piede. C’è anche un altro aspetto che consideriamo poi: il gusto del bambino, che non è detto vada nella direzione migliore per il suo scarpa-giusta-naturino-2-angela-ferreropiede… Talvolta, ad esempio, se si innamorano di una scarpa, i bambini sono capaci di dire che è perfetta anche se sentono dolore. E viceversa, se invece non piace loro, sostengono di sentire male… Lì allora serve un po’ di psicologia, la capacità di creare complicità con il bambino pur restando sempre professionali: a questo punto consigliamo alla prova una serie di modelli che si avvicinano allo stile che piace al bambino (o alla mamma), ma che al tempo stesso rispettano la conformazione del suo piede”.
“Nella scelta più corretta della scarpa Falc ci è di grande aiuto: – continua Angela Ferrero – si sono le scarpe Falcotto per i baby, Naturino Primi Passi che è la linea fino al 26, poi c’è Mini e poi la prima linea Naturino. Cambiano le suole che sono più morbide per le linee dei più scarpa-giusta-olga-pappalardopiccini e più sostenute per i grandicelli, cambiano le costruzioni che rispettano le caratteristiche del piede ad una certa età. E per chi è più avanti negli anni abbiamo anche una proposta moda dei brand Voile Blanche e W6TZ, con la stessa costruzione di quelle dei più piccoli: contrafforte, plantare anatomico, suola flessibile… ma uno
stile da “grande”. Siamo anche pronti a seguire anche bambini con problemi seri: tutori, plantari, etc… in questo caso cerchiamo di adattare la scarpa al loro plantare. Se non è possibile, allora non forziamo la vendita. Il nostro lavoro è quello di consigliare la migliore scelta e poi rimetterci a cosa dice il compratore. Talvolta è anche la mamma ad insistere dicendo “ma a me piace”: noi le rispondiamo “Come vuole signora, però sappia che per il piede di suo figlio non va bene. Però se a lei piace…” e sa poi quante volte tornano in negozio a dirci che avevamo ragione? Quante volte abbiamo avuto la soddisfazione di essere abbracciate da bambini con i piedi contenti?”

Gusella

scarpa-giusta-gusellaLo storico marchio milanese della calzatura da bambino, rilevato dalla cinese Dragon Crowd Enterprise, ha scelto per la sua boutique via della Spiga 31, una location blasonata tra i grandi marchi dell’alta moda, consona all’alto posizionamento di mercato del marchio e punto di transito di molti turisti.
“E’ cambiata molto la cultura della scarpa per i più piccini: tutti diciamo ci vuole una scarpa giusta, che non arrechi danno al piede, ma poi ci scontriamo con la moda che richiede tutt’altro. – Giuliana Alfiere, responsabile della boutique, apre con una piccola polemica – Oggi la moda impone la scelta della scarpa ginnica: non ho nulla contro questo tipo di calzatura, però bisogna sapere che utilizzarla tutti i giorni, senza intercalarla con altri modelli, farla respirare e far respirare il scarpa-giusta-giuliana-alfieripiede, arreca danno. La scarpina in pelle, con l’interno in pelle di vitello, garantisce invece confort, una buona traspirazione, proprietà antiallergiche e antimicotiche. L’utilizzo dei materiali naturali fa si che il piede del bambino stia bene nella scarpa…”.
Gusella rappresenta la scarpa della tradizione, la sua diffusione in Italia è spesso circoscritta all’ambito della cerimonia, mentre in Cina, mercato dove è presente con oltre una decina tra boutique e corner presso prestigiosi mall, è utilizzata sia per la scuola che per tutte le occasioni importanti. “Posto che la scarpa deve essere provata in piedi e che deve restare uno spazio di mezzo centimetro, un centimetro davanti sulla punta, bisogna poi valutare aspetti come l’altezza del collo del piede, della conformazione per garantire di trovare la scarpa giusta… anche l’origine fa la differenza: i bambini cinesi, per esempio, hanno un collo del piede molto alto rispetto ai bamscarpa-giusta-gusella-3bini italiani, oppure, dato che le nuove generazioni sono più pasciute, hanno una caviglia più larga… Gusella ha corretto la costruzione della scarpa di conseguenza, alzando il collo del piede e allargando alla caviglia e i cinturini. Aggiustamenti minimi, ma necessari. Il
personale di vendita consiglia la scarpina più adatta nel rispetto di queste esigenze. Ci sono poi degli accorgimenti a seconda del modello: per la francesina, ad esempio, consigliamo l’apertura coi lacci perchè permettono la regolazione su tutta la lunghezza del piede. Il velcro sarà pratico, ma nel bambino piccolo costituisce un problema: facilita l’apertura e aumenta di conseguenza il rischio che si tolga la scarpa e che vada persa. Le ballerine non sono per tutte: a seconda della conformazione del piede, alcune rischiano di “ciabattare”… Insomma l’esperienza del personale è essenziale nella scelta del modello giusto e della giusta taglia, anche se poi bisogna arrivare a dei compromessi con la mamma, i nonni e i bambini stessi, con i loro gusti. E’ una questione di equilibri”.