obuv-moscaNon è un segreto: le presenze russe e dalla CIS al MICAM 87 sono diminuite, assecondando il trend in discesa dell’export italiano verso l’area. La calzatura italiana dopo il rialzo del 2017, nei primi dieci mesi del 2018 è infatti tornata di segno negativo in Russia, archiviando -12,8% nei valori e -14,3% nei quantitativi. Anche le altre due principali destinazioni, obuvl’Ucraina e il Kazakistan, non hanno fatto registrare performance esaltanti: la prima segna -2% nei valori e -1,5% nei quantitativi, l’altra regge meglio con -1% nei valori e +3,5% nei quantitativi, ma a fronte di un ribasso del 4,3% del prezzo medio. “I mercati russo e della CIS si stanno polarizzando tra griffe e ricerca del prezzo – ci aveva dichiarato Arturo Venanzi, responsabile dell’area Russia per Assocalzaturifici, già in occasione di MICAM – in questo obuv-mir-kozhi-exhibitioncontesto, il made in Italy lotta per mantenere le sue quote, contando sui punti di forza del bello e ben fatto italiano”
E’ quindi con un atteggiamento di grande prudenza che gli operatori del made in Italy si apprestano ad incontrare i mercati agli appuntamenti stagionali di Obuv mir Koži, evento organizzato da Assocalzaturifici in collaborazione con Ice Agenzia, e La Moda Italiana@Alamaty e La Moda Italiana@Kiev, che segnano l’inizio della collaborazione con EMI-Ente Moda Italia. In più c’è l’incognita delle date, con l’anticipo di Kazakistan e Ucraina, una scelta strategica operata soprattutto per assecondare le tempistiche dell’abbigliamento che, per la prima volta, espone assieme agli accessori scarpa e borsa. “Non ci aspettiamo grandi exploit da questa tornata fieristica, ma ci prepariamo comunque con un almatyatteggiamento propositivo e la voglia di consolidare le nostre quote. – commenta Marino Fabiani, consigliere di Assocalzaturifici responsabile per l’area CIS – Per la prima volta poi, esporremo assieme alle aziende di abbigliamento: crediamo che la sinergia tra i due comparti possa portare benefici ad entrambi”.almaty-fiera

Ma procediamo con ordine. Ad aprire le danze sarà la moda Italiana@Almaty, dal 5 al 7 marzo presso la capitale economica kazaka. Appuntamento irrinunciabile per chi vuole incontrare i mercati centro-asiatici, la scorsa edizione, in corso dal 31 ottobre al 2 novembre, ha registrato la presenza di oltre 200 buyer dal Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan. A marzo l’esposizione si terrà presso la sede del Dom Priemov con una quarantina di aziende, tra calzaturifici, aziende pellettiere e di abbigliamento. A supportare l’attività di kievAssocalzaturifici ed EMI ci sarà sempre la partnership di ICE Agenzia che organizza incoming di buyer e azioni commerciali mirate alla partecipazione all’evento.
Stessa formula e stesse collaborazioni anche per La Moda Italiana@Kiev, l’11 e 12 marzo in scena presso l’Hotel Hyatt Regency della capitale ucraina. La scorsa edizione (7-8 novembre) ha visto la partecipazione di un centinaio di operatori del paese: un numero che si vuole superare con la selezione di una trentina di aziende che parteciperanno all’evento di marzo.
Finiti gli eventi CIS, Obuv mir Koži chiuderà la stagione fieristica nell’area russa, dal 19 al 22 marzo all’Expocentr di Mosca. Principale evento B2B dedicato alla calzatura e pelletteria in Russia al claim “design meets business” si prepara a far incontrare le oltre 200 aziende che espongono nei suoi due saloni con un pubblico di 12mila visitatori, rappresentanti di catene retail, store, grossisti e trading kiev-fieracompanies che provengono da 78 regioni russe e da 25 paesi diversi. A riconferma dell’importanza dell’evento, una ricerca promossa da Expocentr, che ha evidenziato che il 67% dei buyer domestici sceglie l’evento per la sua campagna di acquisti.
Oltre alla selezione, l’evento propone un calendario di sfilate e di seminari dedicati alle tendenze moda e retail. Ogni edizione di Obuv, Assocalzaturifci organizza degli eventi per riunire aziende, compratori e stampa di settore nel dopo-fiera.