Abbiamo incontrato il presidente Sara Galli durante l’ultimo theMicam lo scorso febbraio: un’edizione importante per l’azienda, sottolineata dal premio consegnato dalla fiera per “la miglior coppia calzaturiera 2016”, e che introduce il novantesimo compleanno dello storico calzaturificio di Lomazzo (CO).

Il 2016 segna un anniversario importante per voi. Qualche riflessione in merito?

Se dovessimo tracciare un bilancio, sicuramente ci sono stati alti e bassi, è un ciclo continuo, ma al momento201602_008_IMG_6284 viviamo una relativa stabilità, nonostante la situazione economica attuale. Io sono fondamentalmente un’ottimista, in più il lavoro è fortunatamente tanto e le collezioni diventano sempre più ampie. Noi nipoti del fondatore siamo in prima linea a seguire ogni aspetto e strategia, dalla messa in produzione al commerciale, controlliamo costantemente ogni attività.
Siamo arrivati alla terza generazione, l’azienda è stata fondata da mio nonno, Vittorio Galli. Poi con la seconda generazione si è verificato il passaggio dalle calzature da bambino (nelle quali eravamo leader a livello europeo) alla produzione di scarpe da donna, principalmente per il centro Europa, Germania, Austria, Francia, Svizzera, Olanda, Belgio, Lussemburgo, tutt’ora i principali mercati dove vendiamo con successo il nostro prodotto. In tempi più recenti, altri mercati di sbocco sono rappresentati da Russia, Nord America, Australia e Giappone.

Quanto è importante per voi il lavoro di squadra?

Fondamentale. Al momento, in azienda della famiglia siamo in cinque, i dipendenti una sessantina. Vitale essere “sul pezzo” tutti i giorni, costantemente. Il calzaturificio presta da sempre grande attenzione a tutte le fasi della manifattura. I nostri esperti tecnici seguono con scrupolosa attenzione ogni processo di lavorazione, in modo da mantenere altissimo il livello di qualità del prodotto.
Inoltre, al fine di seguire al meglio anche l’estero, abbiamo una rete di agenti e, specificatamente per la Germania, una direttrice commerciale che lavora a stretto contatto con la direzione.

Che progetti avete per il futuro? Vi sono delle iniziative che volete portare avanti?

L’esperienza dei flagship store è molto interessante per noi: abbiamo aperto un negozio monomarca a Digione (Francia) e uno a Monaco di Baviera (Germania). Ci piacerebbe essere presenti nelle principali città europee, vediamo se si presenta l’occasione… magari anche a Milano. Questa prima coppia di negozi sta funzionando molto bene. Ci aiutano, non solo a implementare le vendite, ma anche a presentarci al meglio in quei Paesi sia per quanto riguarda le collezioni che il marketing e la comunicazione.