Nicolas Mille, al timone dell’azienda francese che vanta oltre un secolo di esperienza nella produzione di scarpe di sicurezza, annuncia novità e progetti.

Più di cento anni di storia fanno di Gaston Mille uno dei maggiori protagonisti del settore scarpe di sicurezza. Fondata nel 1912, l’azienda francese ha superato due guerre mondiali e cicli economici avversi grazie all’impegno incessante e alla forte determinazione della famiglia Mille, oggi rappresentata da Nicolas Mille, esponente della quarta generazione. Nella cittadina di Courthézon, nel sud della Francia, da oltre un secolo è situata la sede centrale che oggi comprende uno stabilimento produttivo dotato di impianti robotizzati e delle tecnologie più all’avanguardia, sempre integrati però da un know how artigianale che resta un importante valore aggiunto per quest’azienda. Nel corso degli anni, il reparto R&amp,S di Gaston Mille ha sviluppato una molteplicità di innovazioni che, oltre agli aspetti relativi alla sicurezza in senso stretto, hanno migliorato notevolmente anche il comfort degli utilizzatori, grazie ad approfonditi studi effettuati per aumentare il fitting delle calzature e la traspirabilità dei materiali impiegati.

Dell’attuale assetto organizzativo e delle ultime novità pronte per essere lanciate sul mercato, parliamo con Nicolas Mille, attuale presidente della Mille Sas.

La Gaston Mille vanta 100 anni di esperienza nella produzione di calzature di sicurezza. Un onore ma anche una grande responsabilità per chi si trova oggi al timone dell’azienda…

«E’ proprio così. Per me e i miei lavoratori è una grande responsabilità anche perché siamo gli ultimi produttori francesi rimasti in grado di produrre scarpe di sicurezza tramite iniezione e incollaggio in Francia. E sentiamo il dovere di promuovere il made in France in tutto il mondo. Inoltre, personalmente sento di dovere di fare meglio di mio padre Hugues, del nonno Charles e del bisnonno Gaston. In breve, la pressione si sente».

Come siete organizzati dal punto di vista produttivo?

«Noi realizziamo il processo di iniezione (con due macchine Desma), il montaggio e parte delle tomaie nella nostra sede di Courthézon. Il resto delle tomaie è prodotto principalmente in Tunisia e Marocco, ma tutte le materie prime sono acquistate e controllate dalla Gastone Mille. Per noi è fondamentale mantenere il controllo della qualità. Inoltre, importiamo scarpe finite da India e Cina».

Quali sono i settori industriali in cui siete più attivi?

«La nostra attività si concentra sui settori alimentare (catering), petrolio e gas, costruzioni, industria e servizi (con le sovrascarpe per i visitatori, ad esempio), saldatura e fonderia».

Sul mercato siete considerati dei veri specialisti per quanto riguarda la resistenza allo scivolamento…

«Lavoriamo da oltre 20 anni al miglioramento del grip della calzatura in collaborazione con i laboratori CTC, con gli esperti di poliuretano di BASF e anche con il nostro produttore di stampi Overstampi in modo da riuscire a fornire ai nostri clienti le migliori suole possibili: tutte le nostre suole superano i test di sicurezza SRC. Come noto, il grip è molto importante in tutti i settori ed in particolare nell’industria alimentare dove la metà degli incidenti sul lavoro risulta dovuta proprio allo scivolamento su superfici bagnate».

Qual è il vostro ultimo traguardo tecnico?

«L’ultima novità è una soprascarpa iniettata chiamata “Millenium Full Protect” che offrirà agli utilizzatori una protezione completa (grazie ad una suola completa di intersuola resistente alle penetrazione, grip e un puntale di 200J). E’ una grande sfida per me e il mio staff riuscire a produrre in Francia, ad un buon prezzo, una soprascarpa in sole 3 misure. Sarebbe più facile andarla a fare in Cina come fanno alcuni dei miei concorrenti».

In generale le calzature di sicurezza hanno raggiunto un livello tecnico molto buono. Qual è la prossima sfida da vincere?

«La sfida è quella di produrre scarpe più leggere: da parte nostra, abbiamo già ridotto il peso delle nostre calzature del 20% grazie al nostro nuovo PU e stiamo lavorando intensamente per trovare un’alternativa alla pelle, il cui prezzo peraltro è aumentato moltissimo a fronte di una qualità calante. In Gaston Mille siamo fortemente impegnati anche nella riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’impiego di materiali ecologici ma anche producendo calzature che durano più a lungo. Inoltre partecipiamo al progetto Ti-Leather, un programma europeo per la produzione di pelle chrome-free».

Il settore della sicurezza è cresciuto molto negli ultimi anni. Come è stata per voi questa prima parte del 2015?

«E’ stato un anno molto positivo che ci ha permesso di registrare un incremento di vendite del 18%. In realtà i primi tre mesi sono stati molto lenti, ma dall’inizio di giugno è andata molto meglio. Le incognite per il futuro sono legate al cambio del rublo che ha fermato i nostri ordini verso la Russia e al prezzo del petrolio che condiziona gli ordini dei nostri distributori del settore del petrolio e del gas».