L’astro nascente della moda danese propone una visione della moda scultorea dalle sottili influenze artistiche.
Freya Dalsjø è la designer danese fondatrice del brand womenswear che porta il suo nome. Dopo un soggiorno a Berlino e gli studi alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa, nel 2012 la giovane stilista presenta alla Fashion Week di Copenhagen la sua prima collezione, collaborando in seguito con Kopenhagen Fur e portando le sue creazioni in pelle, pelliccia e materiali innovativi alla Somerset House di Londra e a Pitti Immagine di Firenze.
Il fattore che colpisce della sua visione della moda è il taglio decisamente contemporaneo con linee dritte, silhouette pulite e sofisticati grafismi. Nelle ultime collezioni, il percorso artistico di Freya Dalsjø ha portato a un nuovo approccio, lontano dalle pennellate di colore degli esordi. Suggestiva resta l’attitudine a interpretare la percezione del corpo femminile grazie a giochi di sovrapposizioni e volumi nonché seducenti mix cromatici e di texture, ridefinendo il lusso nei termini più contemporanei: i capi invitano al movimento e comfort, pur mantenendo una scrupolosa attenzione a dettagli e artigianalità. L’irriverente utilizzo del visone di Kopenhagen Fur sfiora quasi un stile new-punk, creando un look decisamente fuori dagli schemi. Tra le sue muse, Coco O. della band Quadron e la top americana Lindsey Wixson (volto della collezione SS14).
Come racconta lei stessa:
«L’arte, il cinema, la letteratura, le fotografie o qualunque altro mezzo di espressione mi spingono a creare la mia atmosfera personale, mi danno l’energia per realizzare progetti, per raccontare con i miei strumenti. L’arte interroga e asserisce e, come designer, me ne nutro. Mi rende cosciente di ciò che mi circonda e genera riflessioni»