È il Tema!

Non c’è dubbio che il tema della sostenibilità sia caldo, caldissimo, trasversale a molti settori e in crescita nell’attenzione dei consumatori.

I numeri qui accanto (tratti dalla rivista delle Nazioni Unite “OurPlanet”) sono significativi, ma ancor più convincenti sono i moltissimi casi di aziende che sempre più agiscono a favore della sostenibilità. Per citare solo alcuni dei più recenti esempi, si può parlare di Moncler che ha presentato il suo primo bilancio e piano per la sostenibilità qualche mese fa, implementando un protocollo sulla tracciabilità rivolto a tutti i fornitori di piume e un sistema di auditing esterno. Si può parlare di Cosmoprof, lato cosmetica: l’edizione di Las Vegas della fiera ha ospitato l’allestimento di un’area speciale dedicata alle aziende eco- friendly e naturali del mondo beauty. Si può citare la green revolution di H&amp,M che nel 2015 ha incrementato l’utilizzo di materiali sostenibili del 6%, con un aumento del cotone eco del 10,2% e una riduzione del 56% delle emissioni.

E in questo speciale dedicato alla calzatura sostenibile troverete molti altri esempi che procedono nel senso di un’attenzione sempre più viva al tema, che si rivela cruciale eticamente, ma anche economicamente.

Vance Bell, presidente e CEO di Shaw Industries, il più grande produttore al mondo di tappeti, consiglia di affrontare la questione tenendo presenti alcuni punti:

«Le lezioni che noi abbiamo imparato si possono applicare a qualsivoglia settore manifatturiero. Pensate i prodotti con in mente la loro fine, ciò vi aiuterà a mantenere un approccio olistico al tema della sostenibilità.
Siate trasparenti, verificate e convalidate i vostri prodotti dal punto di vista della sostenibilità. In tal senso l’approccio dell’industria alimentare applicato ad altri prodotti risulta vincente e convincente.
Innovate per il futuro. Spingere un’azienda a intraprendere sforzi verso un piano di sostenibilità richiede una particolare attenzione per innovazione strategica e miglioramento continuo. Il cambiamento è inevitabile. Così come i progressi tecnologici. I processi e i protocolli si evolvono. Nuove ricerche emergono di continuo. Le attese del mercato si spostano. È impossibile prevedere il futuro, ma se vogliamo continuare a muoverci nella giusta direzione, dobbiamo innovare e cercare il sempre di migliorare».

Un investimento, quello in sostenibilità, che porta anche un ritorno. Secondo una ricerca Nielsen, il 55% dei consumatori online di 60 paesi, infatti, sono disposti a pagare di più per prodotti realizzati da aziende che si impegnano per una maggior attenzione verso i temi della Responsabilità Sociale.

Un’attitudine più forte nei paesi dell’area Asia-Pacifico (64%), Latino America (63%) e Medio Oriente/Africa (63%). Nord America ed Europa si attestano rispettivamente sul 42 e 40 per cento.

FOCUS MODA GREEN

WOODY
Al centro della produzione della azienda di Sittersdorf – Austria vi è il brevetto della suola in legno di salice flessibile per sandali e zoccoli uomo, donna e bambino. Dal 1920, anno della fondazione di Woody, il focus è sul benessere del piede con studi avanzati sull’ergonomicità e sulla calzata, nonché trattamenti con sostanze naturali al fine di renderli resistenti a intemperie e usura..
GRAND STEP SHOES
L’origine dei materiali e la loro qualità è al centro della filosofia del brand tedesco: la gomma di stivaletti uomo, donna e bambino proviene dall’Europa, la canapa dall’India mentre iuta e tessuto della linea espadrillas e sandali dalla Spagna, sempre secondo i parametri del commercio equosolidale. Il design, fresco e moderno, è made in Germany.
DUCKFEET
Nata nel 1975 in Danimarca, l’azienda propone sia collezioni stagionali che modelli continuativi di design minimalista. Impiega pellami scandinavi lavorati in maniera da renderli resistenti all’usura con pre-tanning al cromo e il resto della lavorazione al vegetale ma sempre secondo principi di sostenibilità. La lavorazione a mano delle calzature Duckfeet significa esclusività: non esistono due paia uguali.
JOHN W. SHOES
L’azienda tedesca propone tre brand differenti, accomunati dalla ricerca su design e materiali: dalle pelli chrome free di John W. Shoes, alle calzature giovani e scattanti di 1608 Jonny alle proposte vegane di Jonny’s Vegan, richiestissime. L’azienda punta molto sulla comunicazione e sulla presenza alle fiere internazionali della calzatura (ad esempio, sono sia a Micam di Milano che a GDS di Düsseldorf) al fine di offrire una scelta diversa al buyer in cerca di prodotti veramente “green”.
NAE Vegan
Dal suo lancio nel 2008, il brand portoghese (acronimo di ‘No Animal Exploitation’) utilizza solo materiali non di origine animale, nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura. NAE ha sviluppato la sua ampia gamma di calzature etiche utilizzando sughero, microfibre ecologiche e ora Piñatex, un materiale naturale realizzato dalla fibra di ananas (scarto dell’industria alimentare), che può essere utilizzato come alternativa a tessili e pelli. Il brand si pone come un’alternativa per coloro che sono alla ricerca di qualità e contenuti fashion portoghesi ma desiderano acquistare prodotti che rispettano il pianeta.
WERNER 1911
La storica azienda tedesca, locata nel distretto della calzatura di Pirmasens, utilizza i migliori materiali e pellami senza cromo per sneaker, slip-on e sandali. Sono inoltre orgogliosi membri dell’International Association of Natural Textile Industry (IVN), organismo internazionale che certifica più di 90 aziende dedite a principi di responsabilità sociale e ambientale.
ALINA SCHUERFELD
Nel cuore della designer di Amburgo, vi è un progetto di sostenibilità con collezioni realizzate in pelle conciata senza cromo, al vegetale o con sostanze a base di rabarbaro, che consentono di realizzare una palette di sfumature trendy per decolleté, mule e stivali.
Tra i vari materiali utilizzati, troviamo salmone eco-certificato, pellami provenienti da Germania e Italia, mentre i modelli di espadrillas sono prodotti in Spagna e realizzati anche in Tyvek®, questo materiale sintetico, di aspetto simile alla carta, è in realtà antistrappo, resistente a molti acidi e basici, traspirante ma impermeabile all’acqua, non tossico e riciclabile.
ULTRASHOES
Non solo upcycling della gomma delle suole, linee vegane o biodegradabili e leggerissimo sughero per le sneaker, tra le nuove proposte del brand portoghese le scarpe ‘a economia circolare’. L’innovativo progetto ha previsto la creazione di una calzatura facile da disassemblare dopo la fine del suo ciclo d’utilizzo e da destinare a riciclaggio o compostaggio, tra le altre cose, sono dotate di suole recuperate e realizzate in pelle riciclata dai sedili per auto, le cuciture sono senza colla o parti metalliche. La scarpa costa dal 10 al 20% meno di una normalmente prodotta: la maggior parte dei componenti sono più economici ed eliminando il processo dell’incollaggio della suola, l’impatto energetico è inferiore.