Si è concluso in un’ottima atmosfera l’edizione n.86 di Pitti Bimbo, che ha chiuso i battenti lo scorso 20 gennaio dopo tre giorni che hanno fatto il full immersion di creatività, business e innovazione. Alla Fortezza da Basso di Firenze si sono visti alcuni tra i più importanti buyer internazionali e italiani della moda bimbo, che hanno preso visione delle nuove proposte invernali di 578 marchi.

I dati di affluenza finale hanno, infatti, registrato un aumento del 2,5% rispetto a un anno fa nel numero di buyer intervenuti, con i compratori esteri in aumento dell’1% circa ma soprattutto con quelli italiani che hanno fatto segnare un +3,5%: complessivamente sono stati 6.870 i compratori registrati (erano 6.700 un anno fa), e oltre 10.000 i visitatori complessivi dei tre giorni di manifestazione.

Tra i mercati esteri più reattivi troviamo Russia, Ucraina, Stati Uniti, Spagna, Regno Unito, Germania, Giappone, Brasile e Turchia. La classifica dei primi 15 mercati di riferimento del salone vede infatti in testa la Russia (271 buyer), seguita da Spagna (203), Regno Unito (184), Germania (148), Turchia (103) Ucraina (102), Olanda (96), Cina (95), Francia (87), Grecia (69), Stati Uniti (54), Belgio (52), Giappone (48), Svizzera (47) e Portogallo (47).

“Pitti Bimbo ha registrato ancora una volta l’energia e l’ottimismo che sta dimostrando il childrenswear internazionale – ha commentato Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – un’edizione di soddisfazione e di apprezzamenti positivi per la creatività delle collezioni delle nostre aziende, per la qualità dei buyer arrivati da oltre 60 paesi esteri, per gli investimenti fatti sui progetti dedicati ai nuovi mondi del lifestyle bambino e sui servizi al mercato. Le presenze in crescita dai paesi importanti per la moda bimbo sono indubbiamente il dato più rilevante – la Russia ha dimostrato ancora una volta il suo peso specifico e il suo ritrovato dinamismo, assolutamente confortante per tutto il settore – ma anche l’aumento dei compratori italiani è un segno decisamente importante per i consumi nazionali. I nuovi progetti lanciati a questa edizione – come la sezione #Activelab e la nuova area Nice Licensing dedicata alle licenze dell’entertainment – così come i feedback positivi arrivati per le aree ricerca e lifestyle del salone, assieme al programma di eventi speciali in calendario, confermano ancora una volta che Pitti Bimbo è la piattaforma più importante per il business e la comunicazione del childrenswear internazionale. Concludo aggiungendo una nota positiva sugli showroom presenti in manifestazione – oltre 40 spazi in cui le aziende hanno incontrato privatamente i loro clienti migliori – che hanno lavorato benissimo tutti e tre i giorni del salone”.