Dopo mesi di incontri, riunioni e discussioni è ufficiale: è nata la “mega” federazione che raggruppa tutto il sistema moda italiano. Si chiamerà “Confindustria Moda” e vi confluirà tutta la filiera italiana del settore, con Smi-Sistema moda Italia, Assocalzaturifici, Aimpes (associazione italiana manifatturieri pellettieri e succedanei), insieme a Aip (associazione italiana pellicceria), Anfao ( Associazione fabbricanti articoli ottici) e Fedeorafi.

La presentazione del comparto moda-accessorio nell’economia italiana è stata preceduta da un’analisi dell’economista Marco Fortis. Una “corazzata” del Made in Italy che rappresenta oltre 67 mila aziende con 581 mila dipendenti, un fatturato di oltre 88 miliardi di cui 54 provenienti dall’export.
Un comparto, quello rappresentato da moda accessorio italiano, che pesa molto in Europa e che raggiunge il 34% di valore aggiunto fra i Paesi manifatturieri piazzandosi al primo posto.

Claudio Marenzi
Claudio Marenzi

Alla guida della nuova Associazione ci sarà Claudio Marenzi, già presidente di Smi dal 2013 ( ma che aggiunge la nuova carica a quella di Presidente di Emi-ente moda Italia e di presidente di Pitti Immagine). Cirillo Marcolin, presidente di Fiamp ed Anfao sarà il vicepresidente della Federazione.

La governance di “Confindustria Moda” sarà duplice. Le due anime dell’associazione composta da moda ed accessori avranno una pari visibilità e per mantenere questo equilibrio è prevista l’alternanza, a partire dal secondo biennio, tra Smi e Fiamp.

In pratica Cirillo Marcolin sarà presidente mentre Marenzi sarà il suo vice. Anche i due direttori generali seguono la stessa filosofia: saranno Gianfranco Di Natale, attuale direttore generale di Smi e Astrid Galimberti che ricopre lo stesso ruolo in Anfao.

Cirillo Marcolin
Cirillo Macrolin

Le associazioni confederate manterranno la loro autonomia operativa in alcuni ambiti come la gestione di eventi e fiere. Resteranno poi in carica i presidenti delle singole associazioni.

Da sinistra Ivan Scalfarotto e Vincenzo Boccia
Da sinistra Ivan Scalfarotto e Vincenzo Boccia

In questo ambito è poi prevista a luglio la nomina del successore di Marenzi, in scadenza di mandato. La nuova federazione è stata presentata alla presenza del presidente di Confidustria Vincenzo Boccia e al sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto e sarà operativa dal gennaio 2018, quando è previsto anche il trasferimento di tutte le associazioni nella nuova grande sede di corso Sempione.  Molto presto sarà formalizzata anche l’adesione di UNIC, Unione Nazionale Industria Conciaria.

Con questo nome, Confindustria Moda vogliamo sottolineare la nostra anima industriale. Ogni associazione ha fatto un passo indietro per dare vita a questo progetto, importante per rafforzare l’immagine del sistema moda italiano. Oggi è una giornata storica per il made in Italy. Noi siamo l’eccellenza artigiana nell’immaginare, creare e far sognare i consumatori. Siamo anche uno dei settori trainanti del PIL italiano ed europeo, continuando con più forza battaglie su temi come la lotta alla contraffazione, la distribuzione, i rapporti sindacali. Insieme rappresentiamo l’industria sinonimo di gusto, creatività. Siamo con orgoglio gli ambasciatori del made in Italy – ha sottolineato il neo presidente Marenzi.

Siamo riusciti a superare l’individualismo che ha contraddistinto il sistema per molto tempo, ha aggiunto Marcolin.

Il progetto è frutto della riforma Pesenti che prevede la semplificazione delle sigle confindustriali e del tavolo della moda istituito dal ministero dello Sviluppo economico.