birkenstock-reichardDa un marchio di calzature hippy con derive sanitarie, ad un brand lifestyle molto alla moda. Ne ha fatta di strada Birkenstock nell’ultimo decennio. La svolta è stata nel 2013 con Phoebe Philo di Céline che ha trasformato gli iconici sandali in Arizona in accessori deluxe in visone. Poi c’è stato il restyling delle collezioni e l’avvio di collaborazioni importanti, fino ad approdare ad oggi, con la menswear collection Valentino logata con le Arizona VLNT e la seconda capsule firmata Rick Owen (la prima con la PE18)…. Dal 2012 al 2016 le vendite di Birkenstock sono più che triplicate fino a raggiungere la cifra di 750 milioni di euro. “Di questo passo – afferma Oliver Reichert – contiamo di raggiungere quota 1 miliardo di euro entro due anni”. Un obiettivo ambizioso, ma alla portata del marchio che si è dotato di una nuova sede nel cuore del distretto del lusso parigino, in rue St. Honoré. Un investimento che segue di poco (ottobre 2018) quello di New York, con l’apertura di un flagship store nella meta dello shopping di Soho.
Le vendite di Birkenstock sono supportate anche dal sito internet lanciato tre anni fa e dalla nuova piattaforma 1774.com dove sono presentati i progetti speciali del marchio che punta a diventare lifestyle, allargando la merceologia con una linea bedding e una di cosmetici.
Street, couture e architettura: Birkenstock nel 2018 ha venduto 25 milioni di paia di calzature ed è sempre più un marchio lifestyle.