Tecniche di produzione iperflessibili e accelerate, innovativa e all’avanguardia, design ispirato ai dati raccolti in collaborazione con gli atleti, per sprigionare un potenziale infinito, e sviluppato per le uniche condizioni dei luoghi di appartenenza: stiamo parlando della serie AM4 Adidas, la prima prodotta in Speedfactory.
Il colosso tedesco dello sport ha debuttato lo scorso 19 ottobre con la sneaker dedicata a Londra, la AM4LND, seguiranno in breve tempo le sneaker dedicate a Parigi, Los Angeles, New York, Tokyo e Shanghai.
Qual è la novità? E’ che sono prodotte all’interno di una Speedfactory: automatizzata, veloce e flessibile, è la fabbrica del futuro, in grado anche di poter creare un unico paio assoltamente personalizzato con tempi rapidissimi, senza l’ausilio dell’uomo. Una rivoluzione produttiva che per ora riguarda un unico stabilimento in Bavaria, nei pressi dello stabilimento storico Adidas a Ansbach e che consente cicli produttivi incredibilmente veloci: 1 giorno contro i 60-90 degli stabilimenti asiatici dove è prodotta gran parte della gamma del brand tedesco.
Un progetto pilota destinato ad avere grande successo e sicuramente un importante appeal presso gli amanti della calzatura sportiva. Ma che ancora è lontano dal minacciare le produzioni estremo-orientali: “Tra cinque anni ancora il 90% dele scarpe sarà ancora prodotto in Asia – ha dichiarato il ceo di Adidas kaspar Rorsted al Financial Times – il reshoring è una mera illusione”.
A rendere particolarmente rapida e flessibile la produzione nella Speedfactory anche la formula con la quale sono realizzate le calzature della lina AM4: Primaknit, un sistema che permette di realizzare la tomaia con un unico filo, come se fosse lavorata a maglia.