Nuovo presidente e nuove linee guida per l’Associazione brasiliana dei produttori di calzature

Il Brasile sta acquistando sempre più autorevolezza e riconoscimento all’interno del fashion system internazionale, affermandosi come grande player sul mercato internazionale. Le calzature sono l’esempio più tangibile di questa nuova dimensione della moda sulla scena mondiale, grazie anche all’attività di Abicalçados – l’Associazione brasiliana dei produttori di calzature.

Terzo produttore di calzature al mondo dopo Cina e India, il sistema calzaturiero brasiliano ha una struttura molto simile a quella dei distretti italiani. La produzione brasiliana si concentra infatti in cinque stati/distretti che rappresentano altrettanti poli produttivi per un numero complessivo di circa 8.000 imprese con oltre 340.000 addetti a cui si aggiungono le 3.460 imprese e i 289.195 addetti dell’indotto (considerando le concerie, l’industria meccano-calzaturiera, l’industria della componentistica e degli altri prodotti in pelle).

Nei primi tre mesi del 2013, l’industria brasiliana di calzature ha esportato un totale di 33.456.000 paia di scarpe per un valore complessivo di oltre 281 milioni di dollari.

Negli ultimi decenni lo scenario è considerevolmente cambiato – spiega Heitor Klein, nuovo Presidente Esecutivo di Abicalçados. Il Brasile, da paese che forniva quasi esclusivamente manodopera a basso costo agli altri, segue oggi una strategia diversa da quella dei suoi primi competitor: piuttosto che il prezzo e la produzione in serie, il Brasile offre oggi un prodotto con un più alto valore aggiunto, puntando su qualità e stile. Del resto la rivalutazione del Real nei confronti delle altre valute ha significato modificare espressamente il contesto competitivo in cui operavano le imprese brasiliane. Non più bassi costi produttivi agevolati da un basso valore della moneta, ma competizione sul design, la qualità del prodotto e il brand

Come per l’Europa, il Brasile si trova oggi ad affrontare le sfide imposte dal mercato internazionale: prima tra tutte, ostacolare l’ingresso delle importazioni di prodotti cinesi che vengono vendute a prezzi di dumping e garantire quindi l’industria nazionale attraverso l’attivazione di meccanismi di difesa commerciale da un lato e la formazione di manodopera sempre più qualificata dall’altro. Un primo passo avanti nella lotta all’importazione massiccia di calzature cinesi è stato fatto nel 2009, quando il Brasile è riuscito a imporre misure di anti-dumping grazie all’azione del Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero e di Abicalçados, tuttora impegnata ad estendere tali provvedimenti nell’ottica di una completa tutela dell’originalità del prodotto brasiliano.

Questa è una delle battaglie che mi pongo come nuovo presidente di Abicalçados con l’obiettivo di portarla avanti tenacemente – conclude Heitor Klein. Come Associazione riteniamo che lo sviluppo di un’industria nazionale passi da un lato attraverso il rispetto delle regole e dall’altro accompagnando le imprese a competere su nuovi mercati e su questo nuovo scenario competitivo