1_ Qualche mese fa Pitti Immagine ha intrapreso una riorganizzazione interna per ottimizzare i suoi processi: ai prossimi saloni, si vedranno i primi frutti di questa trasformazione?

La riorganizzazione interna di Pitti Immagine è il frutto di una positiva dinamica dell’azienda, che conferma tutte le sue attuali priorità: servizi innovativi e di alta qualità, scouting e selezione di nuovi brand e designer, contenuti di ricerca, internazionalizzazione.

2_ L’accessorio (calzatura e pelletteria) è diventato sempre più importante sia all’interno dell’esposizione di Pitti Uomo sia, soprattutto, di Pitti Bimbo. A cosa è dovuto questo trend e soprattutto, ritiene che proseguirà in futuro?

Il ruolo degli accessori, sia all’interno di Pitti Uomo che di Pitti Bimbo, è in crescita perché questo è un trend del mercato in generale, che le nostre manifestazioni anticipano, riflettono e interpretano. Credo che sarà un trend che proseguirà anche in futuro perché gli accessori giocano un ruolo sempre più importante all’interno del look.

3_ Il tema dei saloni del prossimo gennaio sarà il cinema: siete dei maestri nel mettere in rapporto la moda con altre forme d’arte. Come la interpreterete questa stagione?

Ad ogni edizione individuiamo un tema diverso, che fa da guida ai nostri Saloni e in questa edizione è stato scelto il cinema, che legherà tutti i Saloni invernali di Pitti Immagine in una sorta di Film Festival, con le sue diverse sezioni e stili. Credo che il cinema sia un tema che ci consente di interpretare in modo originale e creativo le nostre manifestazioni, legando a doppio filo la moda con il cinema attraverso la creatività, ma anche in modo assolutamente contemporaneo, perché oggi il mondo dei social, di Instagram e Youtube, ha cambiato il modo di comunicare.

4_ Quali sono i mercati internazionali emergenti verso i quali Pitti Immagine sta focalizzando la sua attenzione, rispettivamente per Pitti Uomo e Pitti Bimbo? 

Più che di mercati emergenti è corretto parlare di mercati che diventano o tornano ad essere importanti per i nostri Saloni, e questi sono la gran Bretagna (al di là della Brexit), la Russia che è in ripresa, e la Cina, che con la riduzione dei dazi vede una forte spinta ai consumi, o tutta l’area del Medio Oriente molto strategica per la moda bimbo. Restano comunque importanti anche mercati come la Spagna, seppur tra alti e bassi, la Germania e il Giappone, da sempre punti di riferimento per i nostri Saloni. Per quanto riguarda il mercato italiano, permangono delle difficoltà ma i segnali di ripresa economica generali fanno ben sperare per il prossimo futuro.

5_Come sta cambiando il retail dell’alta gamma e del lusso che frequenta i saloni di Pitti Immagine? 

Anche il retail d’alta gamma si deve oggi confrontare con il digitale. In quest’ambito, ci sono marchi che si sono mossi prima e che oggi sono avvantaggiati, e altri che si sono mossi più in ritardo, ma per tutti l’online è un mondo che non si può ignorare sia in termini di comunicazione di marca, che di vendita. L’e-commerce rappresenta un nuovo canale di vendita che si affianca alla distribuzione tradizionale, in un dialogo e in uno scambio continui e crescenti. Non è, infatti, un caso che se da una parte la distribuzione tradizionale sta affiancando la vendita online, dall’altra i siti di e-commerce stanno andando verso il punto vendita fisico.

6_ Fiere come Super, invece, hanno visto il ruolo dell’accessorio ridimensionarsi rispetto al passato. Qual è la ragione?

Super vuole caratterizzarsi come un Salone di ricerca e scouting, in questa fase l’abbigliamento ha riconquistato posizioni rispetto all’accessorio, e da un punto di vista dell’offerta del salone siamo a un 50% abbigliamento e 50% accessori. Ma questo non significa che debba essere così anche in futuro.

7_ Rispetto alla concomitante fiera White, Super come pensa di posizionarsi e di differenziarsi? 

Super segue la sua strada, che è quella della ricerca, dell’internazionalità delle proposte e dello scouting di nuovi talenti. Alta selezione e qualità di prodotto, e al tempo stesso designer e scenari emergenti, per una proposta moda sempre nuova, che racconta e anticipa i trend del futuro. Sono questi i tratti distintivi di Super.